Com’è facile bruciare una terra già bruciata.

Non avranno la stessa attesa dell’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, però quest’anno le elezioni europee sembrano diverse. Almeno la campagna che le precede, è piuttosto euforica; piena di suspense ed molto pubblicizzata, tanto che qualche giorno fa mentre si guardava un video su youtube che aveva poco a che fare con l’Europa, ci siamo imbattuti su un sorridente Martin Schultz .

La novite di questa nuovo tornante elettorale sono principalmente due e hanno solo un carattere quantitativo. Adesso gli stati dell’unione  sono 28 e c’è anche un abbassamento del numero dei deputati da 785 a 750 più un presidente. Lo scrutinio rimane proporzionale plurinominale ( ma ogni stato è libero di scegliere le modalità cioè liste e sbarramenti). Un’altra novità riguarda anche la candidatura per il posto di presidente della commissione. Quindi scegliendo per una lista si dovrebbe scegliere direttamente anche il presidente della commissione. Si usa il condizionale poiché pur essendo scritto sul nuovo trattato europeo ( Lisbonna 2007) ultimamente si preannuncia un compromesso tra i capi dell’unione nel caso in cui i risultati delle elezioni fossero “poco limpidi”. Cinque sono i candidati officiali; Martin Schulz (PSE), Jean-Claude Juncker (PPE), Guy Verhofstadt (liberali), Alexis Tsipras (sinistra europea ), Ska Keller (verdi europei).

Spesso le elezioni europee sono state solo un test politico di metà mandato per molti governi europei e l’astensione è stato il filo conduttore di queste elezioni che chiamano comunque ale urne più di  500 milioni potenziali elettori .

La crisi europea di questo ultimo decennio è la situazione dramatica nel sud Europa, pare abbia aumentato l’interesse della politica e delle persone, ma in senso negativo. Per una buona parte della classe politica europea, l’Europa è diventato un fardello da sopportare, un apparato burocratico che aggrava la situazione economica interna. E’ lontana e si occupa di temi lontani dalla quotidianità ( immigrazione, schengen etc etc). Si tratta quindi di una visione critica degli esponenti europei ( critica ma…costruttiva!..siamo sempre in campagna elettorale). Se questo è il pensiero di destra e sinistra italiana e francese, ovviamente con qualche sfumatura, tutt’altro è il pensiero di quelli che hanno una visione, non critica ma negativa dell’Europa.

I populisti e gli anti europei hanno forse l’occasione giusta per raggiungere il loro scopo. Bruciare l’Europa.

A parte la lista guidata dall’esponente della sinistra greca Alexis Tripras, che vuole riunire i nostalgici di una sinistra socialista che a livello europeo non ha mai avuto il discreto successo che potrebbe aver avuto in certi paesi europei dopo la caduta del muro – vedi Rifondazione comunista, die Linke etc.., le altre liste propongono la fine dell’Unione Europea con diverse forme; la più classica l’uscita dall’unione monetaria.

Dopo il discreto successo delle elezioni, il Fronte Nazionale potrebbe bissare nelle europee, questa volta avvantaggiato anche dal sistema elettorale. Niente doppio turno, niente fronte repubblicano, niente sbarramento al primo turno e poco importa se Jean Marie Le Pen augura un’epidemia mondiale per fermare l’immigrazione. Importa talmente poco che la notizia di 24 ore fà è stata presto dimenticata dall’opinione pubblica francese.

Diverso è il caso di Beppe Grillo in Italia, uno che sembra una mina vagante; un giorno fà comizi violenti ed applaude coloro che fischiano l’inno italiano e l’altro giorno va a porta a porta facendo il politico. Abbiamo imparato a conoscere Grillo non solo in Italia ma non sappiamo il suo effetto in Europa, di sicuro se il suo score sarà rilevante, l’impatto sarebbe forte ma anche interessante. E molti ne hanno paura.

europaCome ad ogni elezione europea, sia in Francia che In Italia, si coglie l’occasione per mescolare i temi europei con i temi nazionali ma anche per un tentare un ultimo colpo di reni come il caso Silvio Berlusconi, condannato ma pur sempre libero di fare campagna elettorale e criticare l’Unione Europea. In Francia c’è l’ennesima dichiarazione avanti l’ennesima pre – elezione di Sarkozy che oramai prepara la sua rientrata in scena. Per quanta riguarda la sinistra, questa sembra attendista non avendo ancora recuperato e soprattutto non avendo ancora capito perché ha perso le elezioni locali. Diverso è lo stato della sinistra in Italia, stimolata ancora da quel poco entusiasmo disperato che è rimasto a Matteo Renzi.

Avrete notato che abbiamo parlato di Europa, elezioni europee ma non di parlamento europeo. Si vota per scegliere il parlamento europeo ma vista la campagna elettorale e l’atteggiamento degli stessi protagonisti politici nazionali ed europei. Il parlamento europeo  è considerato dagli stessi attori come lo definisce il politologo Silvain Kahn ovvero un ODNI ( objet democratique non identifié- oggetto democratico non identificato), quindi meglio non parlarne più di tanto.

Le Blog/ Il Blog

Le site consiste à analyser de manière comparée les evenements politiques de la France, depuis l’élection présidentielle de 6 Mai et l’actualité politique italienne depuis l’arrive au pouvoir du gouvernement technique de Mario Monti. Il s’agit surtout de comprendre l’actualité politique en expliquant les caracteristiques des systemes politiques des deux pays. Le but du blog est d’expliquer aux français la politique italienne et aux italiens la politique française et dans le cadre du Master 2 Rélations Franco – Italiennes, la partie italienne sera en langue française et la partie française en italien

Il sito consiste nell’analizzare in maniera comparata l’attualità politica della Francia, à partire dalle elezioni presidenziali del 6 Maggio e l’attualità politica italiana dopo l’incarico di Mario Monti come primo ministro. Si tratta soprattutto di comprendre l’attualità politica spiegando les caratteristiche dei sistemi politici dei due paesi in questione. Lo scopo e di spiegare ai francesi la politica italiana agli italiani la politica francese. Perciò nel quadra del Master 2 relazioni franco italiane, la parte rigaurdante l’Italia sarà in francese e la parte che concerne la Francia in italiano.