Liberté, egalité ma tienilité

Quello che sta succedendo in questi giorni a Ventimiglia, al confine tra Francia e Italia, non è in sé qualcosa di straordinario. I fatti di cronaca è vero sono agghiaccanti, e gli sgomberi dei rifugiati hanno valenza disumana ma resta pura cronaca, inoltre non è novità per questo territorio. Ricordiamo la crisi libica del 2011 quando la Francia chiuse la frontiera per i rifugiati libici provenienti dall’Italia e che cercavano asilo in Francia.

In Italia questa cronaca è stata gonfiata con tanti elementi di propaganda politica che spazia da quella locale a quella europea. Per contro, in Francia è stata descritta come un caso di chiusura per un motivo eccezionale dello spazio Schengen e solo per poche ore. Infatti nella attualità francese la chiusura del confine a Mentone non ha avuto lo stesso peso che sta vendo in Italia.

I francesi hanno spiegato la chiusura delle frontiere, con una giustificazione giuridica.

La legge, e la legge non deve per essere per forza giusta, parla chiaro. La Francia non ha l’obbligo di tenere o far entrare i migranti extraeuropei che prima hanno sostato in un altro paese europeo. Tocca all’Italia occuparsene. I cittadini europei e coloro che hanno un passaporto di uno stato conosciuto dal trattato Schengen possono passare il confine, tutti gli altri no.

Certo che la durezza giuridica dei francesi e anche il loro freddo menefreghismo colpisce ma nei fatti di cronaca colpisce anche il metodo in cui vengono trattati questi esseri umani dagli italiani e dai francesi. Per carità ci sono dei volontari e delle persone che provano ad aiutare i migranti africani con quello che possono, dandoli un bottiglia d’acqua o un pacchetto di sigarette.

Invece il potere pubblico si fà vedere solo quando deve sgomberare con violenza o quando deve attaccare la Francia. Mentre il ministro degli interni italiano girovaga in Europa per chiedere aiuti? chiarimenti? colpevoli? alla comunità europea, Ventimiglia è diventato un campo di rifugiati.

Ora i chiarimenti ed i colpevoli si trovano e ci sono già, dipende dai punti di vista.

Schengen da riformare, integrazione dell’ Unione Europea al minimo storico, ruolo debole dell’Italia in Europa, ce n’è di tutto e per tutti.

migranti mentone

Ma l’Italia deve capire che prima di tutto deve guardare in casa propria, lavarsi i panni sporchi in casa propria e uscire con la testa alta da questo scandalo europeo. Perché dare la colpa agli altri è sempre stato facile.

Laisser un commentaire