30 anni di lotta contro il razzismo in Francia!

E’ uscito ieri (mercoledi 27 Novembre NdR) nelle sale francesi il film La marche (la marcia) diretto da Nabil Ben Yadir.  Il lungometraggio racconta la storia della marcia di 100 000 persone, partiti da Marsiglia il 15 Ottobre 1983 ed arrivati  a Parigi il 3 Dicembre.

« La marcia per l’eguaglianza e contro il razzismo », chiamata dai media dell’epoca la marche des beurs (beur è un termine verlan che in modo dispregiativo indica una persona di origine araba) è una iniziativa personale presa da alcuni giovani di Venissieux, sobborgo lionese colpito in quell’autunno da attacchi violenti a sfondo razzista contro delle persone di origini maghrebine. Spesso questi attacchi erano causati dalle forze dell’ordine.

La marcia, ispirata da quella di M.L. King parte dal quartiere dove avvengono gli scontri  e guidata dalle vittime di quei giorni come Toumi Djaïda  giunge  a Marsiglia, per poi risalire fino a Parigi.

Alle porte della capitale ci sono circa 100 000 persone, giovani maghrebini e in generale figli della seconda ondata dell’immigrazione ex coloniale, accompagnati da qualche francese ed appoggiati dalla sinistra estrema. Quello che chiedono è la fine del vento di razzismo che attraversava la Francia, un maggior rispetto ed eguaglianza per quella generazione oramai nata e cresciuta in Francia. Rivendicano anche delle questioni pratiche di fronte a Mitterrand che li fa entrare nell’Eliseo e li ascolta. Si tratta del permesso di soggiorno di 10 anni e del voto agli stranieri, ma ottengono solo la prima.

François Mitterrand capisce la situazione, ospita gli organizzatori e promette di intraprendere una serie di riforme per rispondere alle rivendicazioni dei giovani discriminati delle banlieus francesi. Inoltre la volpe politica Mitterrand cerca di canalizzare il movimento. Infatti poco dopo nasce, con il bene placido del presidente, l’associazione di SOS racisme, guidata dal giovane Harlem Dèsir, oggi segretario del PS.

Per la prima volta gli stranieri in Francia alzavano la voce, qualcuno dice che quella voce che gridava libertà ed eguaglianza e che combatteva contro il razzismo fu “attenuata” troppo presto con la creazione della associazione SOS racisme (molto vicino al partito socialista) che incanalizzando il movimento lo ha reso un semplice strumento politico, dimenticando i principi nobili che quella marcia voleva mettere in pratica.

La settimana che ha preceduto l’uscita del film è stata un’occasione per rilanciare il dibattito pubblico sulla questione del razzismo in Francia. Dopo 30 anni esatti dalla marcia degli arabi, la Francia è ancora un paese razzista? Ci sono ancora della discriminazione sulla popolazione straniera o di origine straniera nel paese dei diritti dell’uomo? Sono le questioni che infiammano l’opinione pubblica francese, anche se poste da un comico di successo come Jamel Debouzze possono sembrare un po’ meno serie.

 

la mitica marcia arriva a Parigi

la mitica marcia arriva a Parigi

Oggigiorno in Francia il 6% della popolazione è straniera.L’immigrazione maghrebina e quella coloniale in generale è arrivata alla terza generazione e ci sono tutt’ora dei flussi migratori considerevoli da questi paesi.       

La popolazione transalpina può essere considerata una specie di melting pot europea poiché7 persone su 10 hanno una direttamente o indirettamente una origine straniera. Ma questo non eclissa il problema del razzismo in Francia.

Stiamo utilizzando un termine forte e delicato come il razzismo ma se vogliamo essere contemporanei, dovremmo accostarli anche le parole come discriminazione o xenofobia.  

 

In un sondaggio di Le monde d’inizio anno il 70% dei francesi pensa che ci siano troppi stranieri in Francia. Il Fronte Nazionale, oltre ad utilizzare l’arma contemporanea (l’anti europeismo) non dimentica la sua lotta eterna contro l’immigrazione e gli stranieri. Pur utilizzando un velo per coprire le sue idee razziste e xenofobe, anche se a tratti molto trasparente, il partito di estrema destra rischia di fare l’ exploit alle europee del 2014. La questione dell’integrazione, della xenofobia, del razzismo etc.. rimbalza a intervalli ciclici regolari in Francia. 

 

La legge contro il porto degli oggetti religiosi in luoghi pubblici, conosciuta al mondo come la legge contro il velo islamico nelle scuole è stato un precursore sul tema. Ricordiamo anche la legge contro il velo integrale votata nel 2011.   

Senza dimenticare il lungo dibattito sull’identità nazionale, nato appunto negli anni ‘80 in contemporanea con i movimenti contro il razzismo e ripreso nell’ultimo decennio durante molte campagne elettorali.

 

Dopo il 1983, gli stranieri in Francia hanno alzato la voce e si sono fatti sentire. La Francia resta un grande paese tollerante non solo nei confronti degli stranieri ma nei confronti di tutti gli “emarginati” della società. (vedi le leggi recenti sul matrimonio omossessuale e l’adozione). Però il dibattito sul razzismo resta vivo e mostra che la questione è irrisolta. Forse la marcia degli arabi doveva continuare ancora un po’…

RITORNO AL BLOG/ RETOUR AU BLOG

IL BLOG E’ STATO ABBANDONATO PER MOTIVI PERSONALI E SCOLASTICI. INFATTI SI STRATTAVA DI UN BLOG FATTO NELL’AMBITO DEI MIEI STUDI IN RELAZIONI FRANCO ITALIANE. MA ADESSO CHE L’ANNO ACCADEMICO E’ FINITO ( SPERO BENE 🙂 )PROVERO’ A RIPRENDERE A SCRIVERE SULL’ATTUALITA’ POLITICA MA ANCHE DI SOCIETA’, ECONOMIA E PERCHE’ NON? DI CALCIO! TANTO IL BLOG E’ SEMPRE STATO MIO! – A PARTE I SCHERZI SI TRATTA DI CONTINUARE A SCRIVERE DI QUELLO CHE MI INTERESSA, MAGARI NON REGOLARMENTE ED ESSENDO MENO PEDAGOGICO (L’UNICA OBBLIGAZIONE DATAMI DAL MIO RESPONSABILE DEL MASTER E PENSO SIA STATA RISPETTATA IN GRAN PARTE). OVVIAMENTE SI CONTINUERA’ A SCRIVERE IN FRANCESE PER I TEMI ITALIANI E IN ITALIANO PER I TEMI FRANCESI, CON TUTTI I PICCOLI ERRORI LINGUISTICI CHE POSSONO ARRIVARE DA QUALCUNO CHE E’ DI UNA DIVERSA MADRELINGUA! BUONA CONTINUAZIONE!!

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Le blog a été abandonné pour longtemps pour des questions personnelles et académiques. D’ailleurs en principe le blog à été conçue come une épreuve scolaire dans le cadre du master 2 relations franco –italiennes de l’Université de Nice. Maintenant que le master est terminé (j’espère bien quand même) j’ai décidé de reprendre à écrire, je ne sais pas si souvent. J’écrirai non seulement sur l’actualité politique mais aussi sur la société, l’économie et pourquoi pas le foot ?? Blagues à part, il s’agit de écrire tout ce que je trouve intéressant en France et en Italie, étant cette fois-ci moins pédagogique (d’ailleurs c’était la seule consigne académique que je devais respecter) et plus libre en général. Comme toujours les sujets italiens seront traités en français et les sujets français en italien. Bien évidemment avec des petits erreurs que arrivent de quelqu’un qui n’est ni français ni italien. Bonne continuation !!!