L’ASSOLUTISMO FRANCESE NEL XXI SECOLO.

La rentré ( in francia è il periodo subito dopo agosto quando le vancanze finiscono e con l’inizio delle scuole riprende anche la vita quotidiana) è stata caratterizzata da sconvolgimenti politici. La prima settimana di settembre è nato il secondo governo Valls, il terzo durante il quinquennio della presidenza di Francois Hollande, cominciato solo nella primavera del 2012.
Dopo il primo scioglimento del governo Ayreault, dovuto alla sconfitta alle europee del 2014, il governo Valls 2 è scoppiato per motivi interni.
Il 25 agosto Manuel Valls presenta le dimissioni al Presidente e il giorno dopo lo stesso Hollande incarica lo stesso ex ministro dell’interno di formare un nuovo gabinetto, questa volta senza gli “attaccabrighe”, guidati dal ministro dell’industria e dell’economia Arnaud Montebourg.
Arnaud Montebourg insieme al ministro dell’Istruzione Benoit Hamoun aveva attacato in modo non proprio indiretto la politica estera (il rigore dell’eurozona) di Hollande che comprometteva ,secondo lui la situazione socio economica all’interno della Francia. In poche parole, durante un comizio in una festa dell’unità alla francese Montebourg aveva espresso il suo dissenso nella politica rigorista della Germania che impediva uno slancio della Francia e dell’unione europea.

Ora che la pulizia è fatta, Hollande sembra avere ancora dei colpi di reni da utilizzare per imporre il suo potere, ovviamente tutto garantito dalla Costituzione. Qualche analista pensa ad un cambiamento della sua politica.
Si andrebbe verso un socialismo più liberale ( una volta si diceva riformista) allentando quel socialismo (di sinistra) francese che lo ha fatto crescere ed arrivare fino a dove si trova e stendendo la mano ai verdi. presto il governo Valls 3 avrà bisogno della fiducia parlamentare ed non è scontata.
Resta però un Presidente che non ha mai avuto il consenso dei suoi elettori. Pure Manuel Valls, che era il membro del governo più apprezzato ha perso molto consenso grazie all’operato inefficace di Hollande.

hollande incazzato

L’impasto di governo, arrivato da alto, non è una novità nella quinta repubblica francese, dove il presidente può diventare un sultano nominando e scomunicando i vizir della sua corte. E’ successo parecchie volte nel passato, ogniqualvolta bisognasse dare una scossa all’azione del governo in un momento di crisi politica. Una volta aver raggiunto la metà più uno dei consensi Il presidente è onnipotente, un sultano, un re assoluto e nessun può fermare o criticare il suo operato senza conseguenze. La quinta repubblica francese è anche questo.

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